Conosci il Consorzio Vini Venezia e le Confraternite che hanno reso celebri questi Vini.

Aree di Produzione

 

Borgo Malanotte

Il Borgo Malanotte, gioiello architettonico rimasto integro per oltre 300 anni, è iscritto fra i Centri Storici del Veneto.

Il suo nome deriva da i “Malanotti”, o “Malenotti”, una delle più illustri e nobili famiglie di Caldès, in Val di Sole – Trentino, facoltosi mercanti di lane. Verso la metà del ‘600 un ramo della famiglia si trasferisce a Venezia e, nel 1670, acquista i primi terreni e case a Tezze di Piave.

Negli anni successivi viene iniziata la costruzione della Villa del Borgo, utilizzando ed ampliando i fabbricati preesistenti con a fianco le abitazioni dei cotoni, le stalle e i granai, posti lungo la strada su tre schiere o file parallele.

Durante i duecento anni di presenza dei Malanotte nel Borgo abitavano 200-250 persone distribuite in una trentina di famiglie formate da coloni e da artigiani, costituendo una unità agricola – produttiva autonoma, con fabbri, falegnami, carrettieri e carpentierì, con l’oste; il Borgo disponeva anche
di una Filanda e di una Cantina per la produzione del vino, affermandosi oltre i confini locali.

La Confraternita del Raboso Piave

La Confraternita del Raboso Piave è stata fondata il 27 dicembre 1996 e ha sede nel comune di Vazzola. Si propone di promuovere la conoscenza e la valorizzazione del vino Raboso Piave, quindi di conservare, sviluppare ed esaltare le migliori tradizioni legate a questo nobile vino e di favorire tutte le iniziative tese all’elevazione culturale dei Confratelli, promovendone l’educazione enogastronomica.

La Confraternita, sostenuta dalla Provincia di Treviso e dalle altre Istituzioni del territorio, è impegnata a sviluppare gli studi finalizzati alla conoscenza e valorizzazione del vitigno Raboso Piave e del vino delle sue uve. In particolare, con la partecipazione delle aziende produttrici, la Confraternita collabora con la Facoltà di Agraria dell’Università di Padova per individuare le tecniche colturali più adatte agli specifici obiettivi enologici.

La Confraternita degli Incrocio Manzoni

Per la tutela e la conoscenza di un vitigno che nobilita la nostra terra.
Per il piacere di amare un gran vino.
Per un bere consapevole.

L’associazione è nata nel 2009 con lo scopo di tutelare e promuovere questo grande vitigno nel ricordo dell’insigne professor Luigi Manzoni che, con dedizione e costanza attraverso un’importante ricerca, ha contribuito in modo fondamentale allo sviluppo vitivinicolo del nostro territorio.

I vitigni creati dal professor Manzoni, già preside della scuola di agraria e di enologia “Cerletti” di Conegliano, sono per eccellenza oggi i vitigni autoctoni fra i più importanti della provincia di Treviso. Obiettivo della Confraternita è anche quello di divulgare, tutelare e promuovere la conoscenza di questo grande vitigno.

Il Consorzio Vini Venezia

I vini eccellenze del Piave

  • Il Consorzio Vini Venezia

    Il Consorzio Vini Venezia è nato nel settembre 2011 dall’unione dei consorzi Doc Lison – Pramaggiore e Vini del Piave Doc. È nato con l’obiettivo e l’ambizione di completare l’offerta enologica del Veneto affiancandosi alle grandi denominazioni regionali. Il Consorzio Vini Venezia, presieduto da Giorgio Piazza, coadiuvato dai vice presidenti Franco Passador e Pierclaudio De Martin, e diretto da Carlo Favero, è una realtà da 4.500 produttori (180 dei quali soci produttori- imbottigliatori), per un territorio di oltre 3 mila ettari che si estende tra le province di Treviso, Venezia e una piccola parte di Pordenone. Il Consorzio tutela cinque denominazioni: tre Doc – Venezia, Piave e Lison Pramaggiore – e due Docg – Malanotte del Piave e Lison. L’area Lison- Pramaggiore rappresenta una tra le maggiori realtà nazionali per quanto riguarda la viticoltura biologica.
    www.consorziovinivenezia.it
    consorzio@consorziovinivenezia.it

  • Malanotte del Piave DOCG

    Il Malanotte del Piave DOCG è la massima espressione del Raboso Piave e del territorio lambito dal fiume Piave. Il nome Malanotte evoca il piccolo borgo medievale situato a Tezze di Piave – Vazzola, che custodisce la storia di queste terre. Qui il vino “rabioso” è stato domato con l’unione di una parte dello stesso in appassimento. Ne è risultato un vino che, senza perdere il suo carattere, lascia l’aggressività talvolta un po’ spigolosa per arrivare a rotondità ed eleganze davvero interessanti con corredi di profumi di frutta, in particolare ciliegie, marasche già in confettura ed aromi speziati molto accattivanti. Il sorso è seducente, avvolgente, maschio ma gentile, si sentono il carattere e la potenza, ma anche l’eleganza e la ricerca di un’armonia che comincia a delinearsi in modo concreto.

  • Raboso del Piave DOC

    Il Raboso del Piave è un vino da sempre ritenuto “Il Vino” della zona; di grande interesse qualitativo, ma di difficile gestione in cantina per una forza acida non facilmente domabile. I vignaioli delle terre del Piave non hanno mai abbandonato il loro figlio maggiore e hanno saputo aspettare che la saggezza del tempo portasse consiglio per levigare gli spigoli del suo carattere. Al naso sprigiona note fruttate di ribes e amarene, profumi di sottobosco e spezie (noce moscata, cannella e pepe), un ricordo floreale di viola e rosa recisa. In bocca entra con prepotente eleganza, freschezza e tannini assicurano una pulizia esemplare e si accompagnano alle note sapide e minerali per finire con un delicato e piacevole amaricante finale.

  • Manzoni Bianco DOC Piave

    l vino deriva da una grande intuizione del prof. Manzoni ed è il frutto di un incrocio genetico tra il Riesling Renano ed il Pinot Bianco. Nel territorio che si apre sulle sponde del fiume Piave e che risente favorevolmente delle brezze marine ha trovato un felice habitat ed un terroir che ne esalta le caratteristiche. La mineralità, l’aromaticità e la freschezza del Riesling si fondono con l’eleganza e la rotondità del Pinot Bianco completandosi a vicenda in un sottile gioco di equilibri armonici. Al naso risaltano le note di frutta esotica (ananas e papaia), di pesca, di melone bianco e di erbe aromatiche su un importante fondo minerale. In bocca ritorna questa importante componente sapido-minerale, ma si accompagna all’aromaticità delle sensazioni fruttate in un sottile gioco di equilibrio molto piacevole che lascia un ottimo ricordo. È un vino di corpo che si accompagna a piatti importanti.